Fare rete significa anche poter confrontarsi per poter ampliare il proprio orizzonte e disporre di più informazioni e strumenti per leggere il contesto in atto. Da questo obiettivo nasce il Branch Report di Climmar – associazione europea che riunisce i commercianti di macchine agricole e per il garden cui aderisce l’italiana Federacma – che ogni anno, dal 2017, raccoglie ed analizza i fatturati dei concessionari dei Paesi aderenti. Cosa ci dice l’edizione 2024 del report? Seppure al momento il Report riporti i dati per la prima metà dell’anno appena concluso e una previsione per il secondo semestre, i numeri evidenziano una contrazione dei fatturati totali dei dealer europei rispetto al 2023, con un trend negativo che, purtroppo, sembra destinato a perdurare.
Mal comune mezzo gaudio?
Il dato di fatturato complessivo in calo per il primo semestre 2024 ci dice che la maggior parte dei concessionari agricoli europei ha dovuto fare i conti con una diminuzione del giro di affari nei primi sei mesi
dell’anno rispetto al 2023. Non tutti i Paesi, però, hanno performato allo stesso modo: i dealer di Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera e Finlandia, infatti, sono riusciti a contenere i danni e mantenere invariato il proprio fatturato complessivo.
Anche nella composizione del fatturato si evidenziano delle varianti: mentre il calo diffuso riguarda la vendita di macchine e attrezzature, tiene invece il mercato dei ricambi il cui fatturato ha registrato un aumento rispetto al 2023 per quasi la totalità dei Paesi europei, fatta eccezione per Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Finlandia dove permane una situazione di sostanziale stabilità. Per quanto riguarda invece l’officina e i servizi di assistenza, vediamo un’Europa a due velocità: si evidenzia un lieve incremento in Francia, Paesi Bassi, Germania, Austria, Ungheria e Svizzera. Nessun incremento o diminuzione invece per Italia, Regno Unito, Danimarca, Polonia e Finlandia.
Cosa ci aspetta?
Per il secondo semestre 2024 il Report si basa ancora su prospettive e stime che, purtroppo non fanno ben sperare i rivenditori di macchine agricole europei. La previsione, infatti, vede l’anno chiuso con un fatturato in flessione. Nella prospettiva, tutti gli Stati europei devono far fronte a un fatturato complessivo in calo, con la sola eccezione di Gran Bretagna, Slovacchia, Svizzera e Finlandia che possono contenere le perdite puntando a un turn over invariato. La sola nota positiva è prospetta per la Lituania che auspica un fatturato in rialzo.
E’ andata davvero così? Aspettiamo i nuovi dati per una conferma sul piano europeo, che se la speranza è per una smentita con risultati più positivi.