Un mercato volatile, sempre più frammentato e imprevedibile. Difficoltà a preservare le catene di fornitura, ritardi nelle consegne. Alzi la mano chi, soprattutto negli ultimi mesi, non avrebbe desiderato possedere una sfera di cristallo che permettesse di conoscere in anticipo esigenze e richieste del mercato e poter così pianificare al meglio le attività, a partire dagli approvvigionamenti e dalla produzione. Le sfere di cristallo non esistono, ma esiste – ed è ciò che può davvero fare la differenza – la capacità di individuare le reali necessità della propria realtà e attivarsi ed investire per adottare soluzioni in grado di assicurare visibilità e tracciabilità di prodotti e processi. È quanto ha scelto di fare Sabart – trade company B2B specializzata in ricambi e accessori per i settori forestale, giardinaggio, agricolo e antinfortunistico – che ha implementato un nuovo software di forecasting per ottimizzare le attività di pianificazione così da assicurarsi la massima reattività nel rispondere alle esigenze dei clienti, in modo sostenibile dal punto di vista di tempi e costi.
Quando il tempismo è tutto
“Presenti sul mercato italiano da oltre 50 anni, disponevamo di uno storico delle vendite consolidato ed affidabile, maturato nell’ultima decina d’anni caratterizzati da un mercato molto stabile”, esordisce a raccontare Ruggero Cavatorta, Amministratore Delegato di Sabart, “con l’avvento della pandemia ciò che prima rappresentava certezze granitiche si è polverizzato in un attimo. Ci siamo interrogati su come riorganizzarci e ci siamo detti: più complicato di così non potrà mai essere. E invece sono arrivati il conflitto russo-ucraino, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, lo shortage, l’allungamento dei tempi di consegna e le rotture nelle catene di fornitura. Da sempre in Sabart siamo guidati dalla volontà di migliorare costantemente il livello di servizio per i nostri clienti: da qui gli investimenti in logistica, nell’e-commerce, in app per ottimizzare la comunicazione e la fruibilità dei nostri servizi. Questa volontà di miglioramento ci ha spinto ad investire per dotarci di un nuovo software di forecasting. La pandemia ci ha prima bloccato, poi ha accelerato il ritmo in modo imprevedibile e insostenibile. Prima le nostre previsioni ci arrivavano dalle vendite che ci assicuravano il polso del mercato, poi tutto è stato cancellato con un colpo di spugna. Avevamo quindi bisogno di uno strumento IT che ci consentisse di reagire, organizzare al meglio la nostra attività e offrire un valido supporto all’attività commerciale”.
Ottimizzazioni in vista
“Abbiamo iniziato a raccogliere i primi benefici dalla soluzione di forecasting implementata, ma è un percorso che si sviluppa nel tempo e contiamo quindi di ottenere maggiori benefici il prossimo anno”, spiega Cavatorta, “assicurandoci un’ottimizzata disponibilità dei materiali a magazzino, così da scongiurare possibili mancate vendite e migliorare il servizio al cliente. Già prima di effettuare questo investimento avevamo ottime performances in termini di evasione ordini, con il 97% delle righe ordine consegnate nelle 24 ore successive. Pandemia e shortage hanno messo a dura prova il nostro servizio: ad oggi riusciamo, pur operando in una situazione molto più complessa, ad assicurare nel 90-95% dei casi il lead time ottimale, ma l’obiettivo a tendere è tornare ai livelli pre-pandemia. Grazie alla migliorata qualità del dato di vendita ci aspettiamo una razionalizzazione del processo logistico-produttivo, ordini più regolari e una maggior reattività nell’evasione. Un’ottimizzazione che sarà avvertita sia a valle – con un miglioramento del servizio ai clienti finali – sia a monte, con più efficaci sinergie con i fornitori”. Occhi puntati al futuro, dunque, lungo la rotta dell’innovazione e dell’ottimizzazione.
Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di ottobre 2022 de Il Giornale del Rivenditore Agricolo